Ancestry tratta con serietà la privacy. È in questo spirito che rilasciamo il nostro primo rapporto sulla trasparenza che copre le richieste di dati degli utenti da parte delle forze dell’ordine. Questo rapporto include le richieste relative a tutti i siti di Ancestry. Nel 2015 solo Ancestry.com e Archives.com hanno ricevuto richieste dalle forze dell’ordine.
Ancestry richiede un procedimento giudiziario valido prima di fornire eventuali dati sui propri utenti. Rispondiamo a risposte legittime in conformità con la Privacy Policy dei nostri siti. Tutte le richieste che abbiamo ricevuto nel 2015 erano correlate a indagini che riguardavano l’abuso di carte di credito e il furto d’identità e, laddove richiesto dalla legge, abbiamo fornito informazioni in risposta a tali richieste. Non abbiano ricevuto richieste di informazioni sulla salute o su aspetti genetici degli utenti di Ancestry e non abbiamo divulgato questo tipo di informazioni alle forze dell’ordine.
Nel 2015 Ancestry non ha ricevuto richieste di informazioni sulla salute o su aspetti genetici degli utenti di Ancestry. Nella nostra esperienza precedente, abbiamo ricevuto solo una richiesta relativa a informazioni sul DNA: si trattava di un mandato di perquisizione del 2014 che ci intimava di fornire l’identità di una persona in base a un campione di DNA che era stato precedentemente reso pubblico e che corrispondeva ai dati in possesso della polizia. Abbiamo divulgato le informazioni in risposta a tale valido mandato.
Al 31 dicembre 2015, Ancestry non ha mai ricevuto richieste classificate ai sensi delle leggi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti o di altri Paesi. In altre parole, Ancestry non ha ricevuto una lettera della National Security o una richiesta ai sensi del Foreign Intelligence Surveillance Act.